lunedì 12 maggio 2008

Andre' Gorz

Non sono sicuro di riuscire a spiegare cosa significa amare.Cosa e' per me.
Ma questo si avvicina molto.
Tratto da uno scritto di Andrè Gorz, grande filosofo francese e cofondatore del settimanale Nouvel Observateur.Si è suicidato, assieme alla moglie Dorine,affetta da una grave malattia,nel settembre 2007

«Non voglio più, secondo la formula di Georges Bataille, "rimandare l´esistenza a più tardi". Sono attento alla tua presenza come ai nostri inizi e mi piacerebbe fartelo sentire. Mi hai dato tutta la tua vita e tutto di te; vorrei poterti dare tutto di me durante il tempo che ci resta. Hai appena compiuto 82 anni. Sei sempre bella, elegante e desiderabile. Viviamo insieme da cinquantotto anni e ti amo più che mai. Recentemente mi sono innamorato ancora una volta di te e porto in me un vuoto divorante che riempie solo il tuo corpo stretto contro il mio. La notte vedo talvolta il profilo di un uomo che, su una strada vuota e in un paesaggio deserto, cammina dietro un feretro. Quest´uomo sono io. Il feretro ti porta via. Non voglio assistere alla tua cremazione: non voglio ricevere un vaso con le tue ceneri... Spio il tuo respiro, la mia mano ti sfiora. A ognuno di noi due piacerebbe non dover sopravvivere alla morte dell´altro. Ci siamo spesso detti che se, per assurdo, avessimo una seconda vita, vorremmo passarla insieme».
(Il brano è tratto da "Lettre à D. Histoire d´un amour"di André Gorz)

2 commenti:

Melina2811 ha detto...

triste storia...

stefano palumbo ha detto...

Triste?Non so...sarebbero morti comunque da li' a poco,separati e forse piu' tristi.
Ma non so se potrei mai fare la stessa cosa.