sabato 31 maggio 2008

Mattotti


Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni 70 come autore di fumetti e nei primi anni 80 fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi, che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Con "Incidenti" , "Signor Spartaco", "Doctor Nefasto" "L'uomo alla finestra" e molti altri libri fino a "Stigmate" edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza, ma nel segno eclettico di chi sceglie sempre di provarsi nel nuovo. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e Repubblica. Per la moda, ha interpretato i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity. Per l'infanzia illustra vari libri tra cui "Pinocchio" e"Eugenio" che vince nel '93 il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nell'editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali tra le quali l'antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals museum di Haarlem ai Musei di Porta Romana . Tra le ultime pubblicazioni: " Il rumore della brina" "Jekyll & Hyde" per Einaudi e "Angkor - Carnet de voyage" e "I Manifesti di Mattotti" edito da Nuages. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l'Estate Romana. Ha recentemente collaborato a "Eros" di Wong Kar way - Soderbergh e Antonioni curando i segmenti di presentazione di ogni episodio.

Toccafondo




GIANLUIGI TOCCAFONDO

Nato a San Marino nel 1965, ha frequentato l'Istituto d'Arte di Urbino. Attualmente vive e lavora a Milano. Oltre a diversi cortometraggi ha realizzato sigle per trasmissioni televisive ed ha esposto i suoi lavori in numerose mostre.
L'espressionismo cupo della Berlino degli anni '30, i gangster della migliore tradizione hollywoodiana e il graffitismo metropolitano si incontrano felicemente nei suoi video e negli altri lavori. Tra i video vanno segnalati alcuni spot realizzati per Rai 3, la Levìs e il circuito Cinema Europa, la sigla di Tunnel e di altri programmi televisivi, La pista del maiale del 1992 e Le criminal, un film di cinque ore prodotto per la francese La Sept e presentato alla Biennale di Venezia del 1993. Suoi disegni sono stati pubblicati da Fandango, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori e altre case editrici. Ha collaborato con le riviste Linea d'Ombra, Lo straniero, Abitare, Tèlema e Internazionale.

mercoledì 28 maggio 2008

Le bestie

Questo e' Tommaso il cane di un mio amico.
Oggi sono arrivati altri cani randagi;qui in sardegna e' pieno,e vengono trattati in modo ignobile dagli abitanti del posto.
Si capisce molto di una persona dal modo in cui tratta gli animali.
In generale considero un UOMO chi e' gentile con i deboli e duro con gli arroganti.

Questi cani sono certamente deboli ed indifesi,e di certo qui ben pochi sono gentili con loro.

Mi viene difficile capire chi sono le bestie.

martedì 27 maggio 2008

L'amore e' un cane che viene dall'inferno

…ti devi fottere un gran numero di donne
belle donne
e scrivere qualche decente poesia d’amore
e non preoccuparti per gli anni
e/o per i nuovi talenti.
bevi solo più birra
ancora e ancora birra
e và alle corse almeno una volta alla settimana
e vinci se puoi
imparare a vincere è duro
qualsiasi fesso può essere un buon perdente
e non dimenticare il tuo Brahms
e il tuo Bach e la tua birra
non fare troppa pratica
dormi fino a mezzogiorno.
evita le carte di credito
e di pagare alcunchè per tempo
ricorda che in questo mondo non c’è un culo
che valga più di 50 dollari (nel 1977).
e se hai la capacità di amare
ama innanzitutto te stesso
ma sii mpre cosciente della posibilità di una sconfitta totale
che la ragione di quella sconfitta ti sembri giusta o sbagliata
un prematuro assaggio di morte non è necessariamente una brutta cosa
stai lontano da chiese bar e musei,
e come il ragno sii
paziente
il tempo è la croce d’ognuno
oltre all’ esilio, alla sconfitta, al tradimento
a tutto quel ciarpame
stai con la birra
la birra è sangue continuo
un’amante continua
procurati una grossa macchina per scrivere
e mentre i passi vanno avanti e indietro fuori della tua finestra
picchia quella cosa, picchiala duro
fanne un combattimento da peso massimo
fanne il toro quando carica la prima volta
e ricordati dei vecchi cani
che hanno combattuto bene:
Hemingway,Celine, Dostoevskij, Hamsun.
se pensi che non siano diventati matti
nelle loo stanzette
proprio come sta succedendo a te adesso
senza donne
senza cibo
senza speranza
allora non sei pronto
bevi altra birra
c’è tempo. e se non c n’è
va bene lo stesso.

La liberta'

sabato 24 maggio 2008

Nico



Non mi sono mai scornato con una ragazza come con Nicole.
Pero' adesso sa tutto di me e mi fido di lei
Ne e' valsa la pena

venerdì 23 maggio 2008

Imprinting

Leggi ad personam,ovvero la legge me la faccio come dico io .
E' una nostra specialita';la proposta di un decreto legge per salvare una rete mediaset dal satellite ne e' un esempio sfolgorante.
Se mai ce ne fosse ancora bisogno.
Esempio e' la parola giusta.
In natura l'educazione ai cuccioli si passa principalmente in un modo :con l'imprinting,ovvero l'esempio.
E questo vale logicamente anche per l'uomo.

Un po' di tempo fa ne ho avuto una prova:
Ho posteggiato molto vicino ad una macchina che aveva posteggiato al limite del suo spazio,quasi uscendo dalle linee bianche.
Scendo e la proprietaria dell'auto ,che stava aprendo il suo portabagagli,mi guarda e mi fa con un tono arrogante:
"E bravo e io come entro?"
Io le spiego che ho cercato di stare piu' lontano possibile da lei ma dovevo pur restare nel mio spazio altrimenti sarei entrato in quello di fianco.e comunque poteva entrare in macchina dal lato passeggero dove c'era abbastanza spazio per aprire la porta.
Lei mi ha risposto:
"Non mi interessa se non posteggia quello di fianco,sono arrivata per prima io mi sembra!"

Le ho detto che non mi sembrava che funzionasse cosi' e lei ha spostato la macchina incazzata,ma il punto e':
Una cosa e' trasgredire la legge,cercando di farla franca e pagare se ti beccano.
Un'altra e' farti direttamente la legge e non considerare gli altri.

Ecco noi siamo al secondo punto.
E,sono sicuro,soprattutto grazie all'esempio di chi ci rappresenta.

Dottore?

Mi ha richiamato la signora ligure.
E' ormai 7 anni che questa vecchietta mi chiama periodicamente credendo di chiamare il suo dottore,che probabilmente ha un numero di telefono simile al mio.
Appena ho risposto mi fa"Ma benedetto dottore!"
E io "no guardi signora sono sempre il solito che chiama per sbaglio"
allora si e' scusata e ha attaccato.
Dopo cinque minuti richiama.
Rispondo,e lei"Lorenzo?"
"Aridagli signora ha ancora sbagliato"
E lei "Mi scusi non riesco a chiamarlo.Ma faccia cosi':spenga il telefono!"

Ho cercato di spiegarle che mica azzecca il numero se spengo il telefono.

Pero' non ha piu' chiamato.

giovedì 22 maggio 2008

Mika


Quello nel centro con i pantaloncini bianchi e' Mikael detto Mika.
Non parla una parola di italiano.Non si e' capito come,pero' con le ragazze riesce a comunicare benissimo.
In un momento di esaltazione l'anno scorso si e' informato su come tradurre in italiano "Border un peu la voile"un comando da dare agli allievi per regolare le vele.
Si traduce con "cazza un po' "
Non deve aver capito bene,forse non e' stato attento quando gliel'hanno detto pero' da li a poco seguiva tutte le imbarcazioni gridando agli allievi"Cazzo piccolo! Cazzo piccolo!"

In piu' era un corso di soli uomini....

mercoledì 21 maggio 2008

Domenico Noviello

Lui si chiamava Domenico Noviello
Nel 2001 on si era voluto piegare al racket che gli imponeva un pizzo sulla sua attivita',un autoscuola di Castelvolturno ed aveva denunciato e fatto arrestare una banda del clan dei Casalesi.
Ieri è stato freddato da due killer armati di pistola.

L'assenza dello stato e' penosa,ma trovo vomitevole l'assenza della notizia sui giornali.
Se ne parla su "Repubblica online" ed oggi su"Il Corriere della sera"

Un eroe o un pazzo?
un eroe si sacrifica per dei valori condivisi .
un pazzo ha anche lui una morale e dei valori,che pero' non sono riconosciuti dagli altri.



Un paio di settimane fa Umberto Bidognetti ,padre del pentito Domenico Bidognetti ,e' stato ucciso per vendetta dal clan dei casalesi.Un avvertimento chiaro per tutti i collaboratori di giustizia
.La madre del pentito (e moglie della vittima) ha scritto questa lettera al figlio:
"Ho capito che non vuoi bene alla famiglia e pensi solo a te stesso, non ti riconosco più. E' innaturale che non pensi a quello che hai causato e che continui a mettere la nostra vita in pericolo, forse qualcosa non funziona in te e qualche trauma ti avrà fatto perdere la ragione".

Forse sono davvero pazzi allora.

Pero'..tranquilli.. abbondanza di servizi e reportage sulla cacciata dei Rom.Adesso finalmente siamo al sicuro.
Abbiamo cacciato Barbablu'.

martedì 20 maggio 2008

Polinesia

Juliette mi ha detto che vorrebbe tornare in polinesia.
L'aiutero' per quanto potro'. Mi rivedo in lei.
Ah lei e' Juliette
Parlando di questo mi sono ricordato di quando ci sono andato io in polinesia.
Questo e' il mio ricordo piu' evidente.Fatto a Papeete al mercato.2°piano, da Mana.
Mi manca la polinesia.Mi manca la gente.

sto a riva'

Sono a Livorno.
Prendo il traghetto per la sardegna fra poco.
In macchina anche la tavola da surf.
Se come al solito le onde non arriveranno ci rifaremo con la sassata.Gommone che tira un disperato attaccato con le unghie alla tavola.
Niente strap.Piedi a ventosa.

lunedì 19 maggio 2008

Ewen

Una sera io e mikael siamo rientrati piu' tardi degli altri.

Ci fermiamo un momento a dire le ultime sciocchezze e nel silenzio sentiamo un rumore simile ad un borbottio misto ad un ringhio.prendo la pila illumino e vediamo Ewen che dormiva in questa posizione.faccio la foto.lui si sveglia .noi ci nascondiamo.
si alza parte dritto verso una roulotte ,quella di Mikael che era aperta.Ma non centra la porta bensi' si schianta contro la parete,rimbalza cambia direzione e sparisce

Adesso sta pulendo pesce in Nuova Zelanda

Il gommone

Gran we.Sono rientrato adesso dal Garda.
Vela zero ma ci siamo divertiti.
Ieri sera sono passato a Milano per un aperitivo e ho incontrato Laura.
Era un po' che non ci vedevamo e mi fa"ti vedo bene"
Non sono sicuro pero' che non fosse ironica.
Lei 'e Laura.

Siamo arrivati non so come a parlare dell'incidente del gommone in autostrada.

E' successo nel 2005 mi sembra.
Stavo portando un gommone in sardegna.Lo avevamo cacciato su un carrello con un po' di vecchi pneumatici come cuscino e un apio di cinghie a bloccarlo.Ero dalle parti di Alessandria.In autostrada.
ad un certo punto si affianca uno e mi fa segno di accostare.
Mi fermo scendo dalla macchina e questo mi fa "e' suo quel pezzo di carrello che era in mezzo alla strada?"
io gli dico"eh ma non so che pezzo?"
e lui "tutta la parte posteriore con la targa e le luci"
Controllo e..si' effettivamente mancava.
"Eh ma dov'e'?"
"Beh vedi laggiu' quel cavalcavia?ecco un po dopo"
Chiudo la macchina e incomincio a risalire l'autostrada di corsa e man mano che mi avvicinavo trovavo macchine accostate con gente incazzata che controllava le gomme i paraurti..tutti avevano centrato il mio pezzo di carrello.
Lo trovo .era sulla corsia di sorpasso:Stavo per andare a prenderlo quando arriva un poliziotto della stradale e mi fa"noo pazzo!non puoi andare!e' vietato!"
"e allora chi va ?"gli dico
"Lui" e indica uno che si occupa della manutenzione stradale che era li' che osservava la scena.
Questo dice"come io ma perche'?"
discutono per un po' alla fine lo stradino prende il furgone sparisce e ricompare sull'altra carreggiata dalla parte opposta.
attraversa,scavalca il guardrail prende il mio pezzo e fa per portarselo via.io gli grido"no! lasciatemi la targa"
cosi' porcona attraversa e mi da la targa.
il poliziotto mi fa"adesso vieni con noi"recuperiamo la macchina e andiamo in un piazzale dove firmo non so quanti cid di tutta la gente che aveva centrato il mio pezzo.
Poi mi fanno"adesso vai avanti,noi ti seguiamo ed esci ad Alessandria"
Usciti mi fanno posteggiare.
Scendo e il poliziotto viene verso di me.l'altro sta controllando il paraurti della volante.
Mi fa "adesso riparati il carrello e...sai.. dovresti anche controllarti l'ancoraggio del gommone.perche' in autostrada mentra ti seguivamo,uno dei pneumatici che ci sono fra il carrello e il gommone,si 'e staccato e ci e' venuto addosso."

venerdì 16 maggio 2008

Il traghetto


Arrivo a Palau per prendere il traghetto
metto la macchina nel posteggio degli imbarchi per La Maddalena.
vado a fare un giro
torno e vedo il traghetto che se ne va(l'ho perso..)
trovo uno arrivato in ritardo come me che smadonna che -il traghetto e' sempre in ritardo ma come cazzo puo' partire in orario-dice che non glielo dovevano fare..ecc
-eh si- gli dico
mi siedo in macchina.
arriva l'ormeggiatore -e' tua sta macchina?-
beh-gli dico- non la sto rubando percio'...direi di si'
-la guardia costiera ti cerca-mi fa lui
-no guarda(pensando ad una vecchia storia)abbiamo gia' risolto(comunque non era vero..)-
-no-mi fa-ti cercano per la macchina ti vogliono dare una multa da 103 euro-
-eeh?-
-ma...-mi fa lui-non ti preoccupare ci ho pensato io!ho messo tutto a posto!-
-eh grazie ti devo una birra-gli dico
-e dai andiamo a bercela tanto ormai e' partito(10 del mattino)-
io gli pago la birra e prendo un caffe'
-dai beviamone un 'altra tanto non arriva pero' la bevi anche te.non puoi dire di no.-
-vabbe'-altrimenti si offende
e poi gliene offro una io
usciamo
vedo di nuovo il traghetto lasciare la banchina.
perso anche il secondo traghetto e un ormeggiatore che inveisce contro l'altro che era al bar e non si e' fatto vedere.
salgo in macchina con due birre a stomaco vuoto alle 10
-e' sua sta macchina?guardia costiera favorisca i documenti-mi fa un ometto vestito di bianco

ho provato ad offrirgli una birra...




Travaglio

Non mi va molto a genio.E' un calvinista.Mi ricorda quello che a scuola scriveva sulla lavagna i buoni e i cattivi.
Riconosco che pero' e'uno dei pochi giornalisti che finalmente espone dei fatti,li sbatte in faccia ai diretti interessati ed aspetta una risposta.
E' una reazione forse eccessiva,ad un giornalismo servo,ma di sicuro lui fa parte degli uomini,non delle pecore.
Adesso stanno cercando di screditarlo,la tecnica e' sempre la solita.
Spero resista,l'Italia ha bisogno anche di persone come lui per farla finita con questi cialtroni rubagalline.

mai piu',giuro,mai piu' bere cosi'...




Patu

Mi chiamano cosi'.
Patu.
da quando avevo 14 anni.sta per pattumiera,perche' non mi sono mai limitato nel mangiare e (in seguito) nel bere.
ma ho scoperto che patu e' anche questo strumento maori.un coltello a disco

inoltre esiste un logo.perche' Patu e' anche una fabbrica di trattori!

mi accontento di poco

giovedì 15 maggio 2008

Maurizio Milani

Ci tenevo a darti un dispiacere.

Pronto, è la Coca-Cola?". "Sì". "Sono l'autista di una nostra autobotte: ho ribaltato il carico in un canale; c'è una moria di pesci da far paura". "Vieni via e fai finta di niente". "Bravo, sono il direttore della Coke Corporation, volevo vedere come ti comportavi sotto stress".

Per strada ho visto una signora avere un malore; non c'era nessuno. Io per non avere la responsabilita' di soccorrerla mi sono fatto venire un malore anch'io.

Si', digerisco forte in pubblico, ma senza farlo pesare a chi e' meno fortunato nella vita.

Mio papa' guida i treni. Lui dovrebbe tirare i merci, ma a volte senza essere ordinato di servizio va in Stazione Centrale e prende su il Pendolino per Roma, lo lancia in velocita' come se fosse suo, poi tra Reggio Emilia e Modena sterza di colpo e lo piega di fianco... il treno per quello tiene, ma gli utenti si spaventano lo stesso.

Vantarsi, bere liquori, illudere la donna.

Da bambino andavo a fare i compiti all'obitorio del mio paese... Le salme non c'erano quasi mai e quando c'erano non mi davano nessun fastidio. Io comunque, per non mancare di rispetto alla USL, tutti i compitini che facevo in quel luogo li listavo a lutto.

Davanti alla mia scuola si e' ribaltato un camion carico di maiali. L'autista era mio zio, quello che ha il vizio di bere; egli, non volendo responsabilita', era scappato nei campi dopo l'incidente… si', poi di notte aveva telefonato a Radio Popolare per vedere se almeno meta' della colpa la prendevano loro.

Si', ho sempre rubato in casa e mi sono sempre trovato bene. Lo faccio perche' ci tengo a dare un dispiacere ai miei genitori che non mi hanno mai fatto mancare niente.

La donna ragiona al contrario.

il barbone

questa e' di un anno fa circa.ma la scrivo perche' poi dimentico ed e' un peccato
ero appena arrivato alla stazione di Livorno e aspettavo Federico che con il suo van mi avrebbe portato a Puntone di Scarlino

tarda sera2300 circa
esco dalla stazione.
nessuno in giro
un barbone marocchino che sta mangiando un panino seduto per terra mi guarda e mi indica i giardini di fronte dicendomi "LI' LI' VAI VAI"
io lo guardo e dico "EH?NONO GRAZIE "senza aver capito che voleva
arriva Federico,salgo sulla sua macchina facciamo il giro dei giardini per prendere l'autostrada, e nella penombra degli alberi vedo il pullmino della Caritas che da i pasti ai barboni.

ed ero vestito bene.


la colica

ieri ho avuto un principio di colica.ma ho resistito.
invece un mesetto fa sono finito al pronto soccorso.avevo bevuto 6 medie Beamish.ed e' troppo per me .cioe' per i miei reni.
appena entrato un infermiere mi ha detto:"toh il velista!"
era parecchio che non passavo da quel PS e percio' mi ha stupito.
poi mi fa "niente morfina pero' stavolta NEEH?"
si ricordava di quando 8 anni fa dopo due cicli di voltaren e buscopan ho picchiato la mano sul tavolo del medico di turno per chiedergli morfina.
mi ricordo che mi disse"stenditi questa e' roba forte"
non male.

percio':la terapia del dolore negli ospedali italiani e' scandalosa.erano 5 ore che vomitavo dal dolore.

ma soprattutto questa fa il paio con il barista del bar Las Rosas dove mi sono preso stecche di birra incredibili con Nicole,che dopo 4 anni,appena mi sono ripresentato,senza neanche lasciarmi ordinare ha preso una birra me l'ha messa davanti e mi ha detto"tu prendi questa vero?"

fa piacere.

ah si'.. lei e' Nicole.forse il barista si ricordava di me perche' ero con lei!

lunedì 12 maggio 2008

Andre' Gorz

Non sono sicuro di riuscire a spiegare cosa significa amare.Cosa e' per me.
Ma questo si avvicina molto.
Tratto da uno scritto di Andrè Gorz, grande filosofo francese e cofondatore del settimanale Nouvel Observateur.Si è suicidato, assieme alla moglie Dorine,affetta da una grave malattia,nel settembre 2007

«Non voglio più, secondo la formula di Georges Bataille, "rimandare l´esistenza a più tardi". Sono attento alla tua presenza come ai nostri inizi e mi piacerebbe fartelo sentire. Mi hai dato tutta la tua vita e tutto di te; vorrei poterti dare tutto di me durante il tempo che ci resta. Hai appena compiuto 82 anni. Sei sempre bella, elegante e desiderabile. Viviamo insieme da cinquantotto anni e ti amo più che mai. Recentemente mi sono innamorato ancora una volta di te e porto in me un vuoto divorante che riempie solo il tuo corpo stretto contro il mio. La notte vedo talvolta il profilo di un uomo che, su una strada vuota e in un paesaggio deserto, cammina dietro un feretro. Quest´uomo sono io. Il feretro ti porta via. Non voglio assistere alla tua cremazione: non voglio ricevere un vaso con le tue ceneri... Spio il tuo respiro, la mia mano ti sfiora. A ognuno di noi due piacerebbe non dover sopravvivere alla morte dell´altro. Ci siamo spesso detti che se, per assurdo, avessimo una seconda vita, vorremmo passarla insieme».
(Il brano è tratto da "Lettre à D. Histoire d´un amour"di André Gorz)

Olga




Eccola.Olga
L'ho incontrata nel mar dei caraibi il 3 dicembre 2001.
Si' perche' dalla posizione indicata sull'immagine si e' spostata verso sud ovest(cosa rara) e ci ha preso.non in pieno ,per fortuna.Comunque l'anemometro e' andato a fondo scala(60 nodi) e li' e' restato per 12 ore.



Questo e' il cielo che c'era quando e' arrivata.Erano le 17.E' diventato cosi' e poi buio come la notte.

giornalisti?

L'informazione in Italia e' schiava.si sa.Non schierata,perche' sarebbe anche auspicabile,ma serva.
Nel primo caso si espongono i fatti e si da un'opinione;nel secondo caso i fatti vengono travisati e nascosti,le domande non vengono fatte,le opinioni contarie omesse.
E per smentire tutto questo non basta portare ad esempio tutti i giornalisti morti pur di far sapere a tutti la verita'.Uccisi dalla mafia o dai terroristi.o dalllo stato.
Non bastano un pugno di uomini in un branco di pecore.

Come fulgido esempio di giornalismo italiano contemporaneo ecco un grandioso pezzo di Carlo Rossella pubblicato in occasione della morte della madre di Berlusconi.
Su La Stampa in prima pagina

MAMMA ROSA BERLUSCONI


Carlo Rossella per “La Stampa


Dietro un grande uomo c’è sempre una grande mamma. E mamma Rosa, morta ieri a Milano all’età di 97 anni, è stata davvero una gran mamma per Silvio Berlusconi.
Lei però non se ne è mai vantata. Emilio Fede, che la frequentava e la conosceva bene, ricorda: «Diceva sempre di essere una madre come tutte le altre». E così dicendo Rosa Bossi raccontava una terribile avventura corsa quand’era una giovane sposa e lavorava a Milano. Sola, col marito rifugiato in Svizzera per sfuggire ai fascisti, era in viaggio su un treno di poveri pendolari diretto nella capitale lombarda. Erano i tempi della Repubblica di Salò. Un gruppo di soldati nazisti irruppe nel vagone per arrestare dei giovani italiani. «Non toccateli», gridò la signora Bossi, «per prenderli dovrete passare sul mio corpo». I tedeschi, di fronte al coraggio della donna, lasciarono perdere.

Ecco, la signora Rosa, minuta e bella (da giovane aveva fatto anche la modella per un pittore) era molto coraggiosa. E al figlio Silvio faceva una quotidiana iniezione di coraggio.
Quando lui decise di scendere in politica, le chiese un parere, visto che alcuni amici intimi gli avevano consigliato di non farlo. La mamma lo spronò: «Vai, ti faranno del male i tuoi nemici, ma se senti che questo è il tuo dovere non tirarti indrè».

Il senso profondo del dovere ha accompagnato la signora Rosa per tutta la vita. Il carattere, dolce e forte allo stesso tempo, è stato una buona scuola per il Cavaliere. Una scuola lombarda, milanese, di quelle che spronano gli uomini a partire da zero per costruire grandi cose.


Mamma Rosa era saggia, intelligente, realista. Era pragmatica, come pragmatico è Berlusconi.
I due si specchiavano una nell’altro. Lei gli era indispensabile con consigli, amore, presenza. Si sentivano, come ricorda ancora Emilio Fede, «più di una volta al giorno». E nelle circostanze più incredibili, fosse anche un Consiglio dei ministri, o un summit internazionale. «C’è la mamma», sussurrava la fedelissima Marinella Brambilla. E lui lasciava capi di Stato, ministri, amici per parlarle, raccontarle quel che stava facendo. Poi tornava in riunione, magari citando una frase di mamma Rosa.
Lei, che non si preoccupava certo di rimproverarlo, come fanno tutte le mamme coi figli, era da sempre la sua maestra di buon senso.

Finché è stata bene ogni domenica mamma Rosa ha di fatto presieduto il grande pranzo di famiglia a Villa Belvedere di Macherio. Vi arrivava dopo aver lasciato la sua abitazione al Lorenteggio, la prima casa costruita da Berlusconi e nella quale è morta. Berlusconi, seduto a tavola accanto a lei, le teneva la mano. Così come ha fatto in questi giorni di agonia, sdraiandosi accanto e stringendo quelle dita che lo avevano accarezzato da piccolo e da grande. I figli di tutte le età hanno bisogno della carezza della mamma, un gesto che trasmette sicurezza, amore, comprensione, perdono.

Per noi uomini italiani la mamma è tutto. Berlusconi è italiano fino in fondo, con vizi e virtù. Mamma Rosa era una bella e forte mamma italiana. La signora era quasi centenaria. Ma per tutti la mamma è la mamma e l’età non conta. In queste ore il dolore di Berlusconi è forte. Ma come è successo a chi ha perso la madre, dopo il dolore vengono l’angoscia e il rimpianto e infine il ricordo che non ti lascia più.

cosa ci tocca fare per mangiare


abbiamo messo in acqua le barche.
ecco come.
drizza genoa bloccata sul gommone che fa sbandare la barca.
dario e manu che spingono.
30 cm d'acqua.
se va bene.