domenica 17 maggio 2009

ma davvero non avete niente di meglio da fare?

La procura della Repubblica di Torino ha aperto un fascicolo (senza ipotesi di reato) su una neo-formazione di volontari, la Guardia Nazionale Italiana.


La sede sarà in periferia, all’interno di un grande prefabbricato. Motto: «Per Servirvi e per Proteggervi». La GNI ha a disposizione, in un aeroporto del Novarese, anche un piccolo aereo da ricognizione; il comando di Genova, già operativo, ha anche un reparto di subacquei, ex militari dell’Esercito.
Duemila i volontari. Il presidente è il torinese Maurizio Correnti, manager e alpino in congedo; comandante generale, il tenente colonnello dei carabinieri (riserva) il genovese Augusto Calzetta. In queste ore stanno per essere nominati i capi delle province. Le prime ronde saranno a Torino e Ivrea poi, a seguire, in tutta Italia. Ci sono già duemila adesioni, divise equamente tra Nord e Sud. Ogni volontario si pagherà la divisa (costo inferiore a 200 euro) e gli accessori, che includono anche una grossa torcia elettrica di metallo nero, necessaria per le operazioni notturne. Correnti: «Nessuna nostalgia dello squadrismo nazi-fascista, non siamo post-fascisti, razzisti. Vogliamo agire in perfetta regola, non abbiamo nulla da nascondere, fare concorrenza alle forze dell’ordine».

L’uniforme: pantaloni neri con banda gialla laterale; cappello rigido con visiera nero, kepi nero o kaki «entrambi con aquila Imperiale Romana in alto e sottostante bottoncino tricolore, altresì, ruota solare». Simbolo celtico, pescato dall’universo simbolico del fu nazionalsocialismo? «No. Rappresenta la ruota incandescente», dice Correnti. Poi: camicia kaki con fascia e aquila imperiale romana sul braccio sinistro, bandiera italiana sul braccio destro, il sole nella fascia sul braccio sinistro e, «sull'avambraccio sinistro fascia divisionale con ricamata la scritta individuale dei vari gruppi di appartenenza». Sul petto, sulla destra, scudetto con impresso: «Guardia Nazionale Italiana, Per Servirvi e Per Proteggervi». Infine: giubbotto in pelle nero o giacca a vento «modello sahariana»; cinturone con spallaccio, cravatta, scarponcini e stivali neri. Ogni «milite» avrà la tessera di riconoscimento; placca metallica solo per gli ufficiali.
I mezzi: auto e jeep, imbarcazioni e aerei, dotati dei sistemi di emergenza «visivi e sonori». Colori d'istituto il grigio, il grigio-verde, il nero e il bianco. Negli organici sarebbero presenti altri ex alti ufficiali, sempre dei carabinieri e anche della Guardia di Finanza. Più alcuni ex dirigenti superiori della pubblica sicurezza. Infine tanti altri ex appartenenti alle forze dell’ordine.

Al centro, anche «la storia con particolare riferimento all’ Impero Romano», la «promozione e il coordinamento di iniziative di responsabilizzazione civica, di moralizzazione e di convivenza tra Italiani». In ultimo, protezione civile e costituzione di gruppi sportivi «per promuovere ed attuare le discipline sportive riconosciute dal Coni».

Oltre al sito hanno anche l'immancabile pagina su Facebook.
Un bel po' di profili linkati a Forza nuova ,Msi destra nazionale,e altri gruppi di nostalgici fascisti.
Si salutano con Presente! e Camerata.

E tirano fuori l'impero romano.
Eh si'.
Io ci metterei anche un po' di storia dei nibelunghi e un po' di Ken il guerriero che ci sta sempre bene.



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