martedì 12 aprile 2011

Noi siamo cio' che votiamo/2

La palestra dove mi sono iscritto in centro a Torino e' frequentata dai " non posso ma voglio" i nuovi apparentemente benestanti che vivono nel mondo del sembro dunque sono.
I discorsi tipici sono:
Beh almeno andava con una bella figa invece che con i finocchi o i trans
Beh usa i suoi soldi, che male fa? Lo invidio
Ma lasciatelo lavorare magari potessi fare anch'io lo stesso
Quando invecchio mi prendo una rumena a 600 euro al mese e quando voglio me la trombo.basta con ste donne rompicoglioni.e se rompe anche lei la cambio
Quel calciatore e' bravo.peccato che sia negro mi piacerebbe di più passato in conegrina
Invece che 10 milioni di euro gliene darei 5 più spugna e sapone.così si guadagna il resto facendo il lavavetri

Questa e' una parte di quello che si sente qui
Inutile dire che tutti sono fieri di come si comporta il nostro premier e tutti vorrebbero imitarlo.un mucchio di piccoli briatorini e berluschini.
Un concentrato di arroganza e presupponenza.
Tutti impegnati a guardarsi l'ombelico.

Gioco anche a calcetto.
In spogliatoio sento invece parlare con grande dignita' di "mobilita" "mi hanno lasciato a casa" "cassa integrazione" da persone che hanno la mia' eta' o qualche anno di piu',con una famiglia e dei figli.
Mi sembrano spesso invisibili,con il loro modo di fare cosi' contenuto e riservato,i loro problemi non vogliono metterli troppo in piazza,forse quasi se ne vergognano.
Sono stufi di votare persone che non li rappresentano.
Che li lasciano soli

Noi siamo esattamente come quelli che votiamo
Una persona corretta non vota un puttaniere
Un onesto non vota un ladro

e soprattutto(nota per la sinistra):
un onesto comunque preferisce votare un farabutto che ammette di esserlo piuttosto che uno che si spaccia per onesto e alla fine si rileva farabutto come gli altri.
ma meno scaltro.
e si fa beccare al telefono che compra una banca.

1 commento:

elena proietti ha detto...

"noi siamo quello che votiamo" ehh già!
riporto un tipico discorso quitidiano:
i miei colleghi mi chiedono increduli:"ma come fate in italia ad avere berlusconi?".
io:"la maggioranza degli italiani sono come lui".
i miei colleghi:"perchè invece di andartene non stai in italia a cercare di risolvere la situazione?"
Se qualcuno ha suggerimenti, sono ben accetti!