lunedì 28 febbraio 2011

Art Spiegelman:Be a Nose


Ecco i tre taccuini di Spiegelman, uguali agli originali, in cui l'autore di Maus appunta pensieri e soprattutto schizza immagini e ossessioni senza alcun filtro.
Tutto quello che gli passava per la testa..
Il primo e' quello che si porto' con se' alla Fiera di Francoforte nel 1979 e nel successivo viaggio in Polonia per alcune ricerche per Maus. "Un deposito di disegni casuali" in bianco e nero.
Il secondo, del 2007, è invece un più completo quaderno di schizzi, sempre in bianco e nero, mentre l'ultimo, del 1983, parzialmente a colori, è un vero e completo lavoro di analisi stilistica.
Alcune cose ricordano(o anticipano) Andy Warhol e Andrea Pazienza, Basquiat e Banksy, Dalì e Gauguin.
Perche' "Be a nose"(sii un naso):
"In un caffè beatnik, un aiutocameriere tonto si strugge per diventare un artista in modo da riuscire a rimorchiare qualche ragazza. Prima di diventare un pluriomicida tenta la via della scultura, plasmando disperatamente una massa informe di creta e borbottando
«Sii un naso! Sii un naso!!!»
Ho sempre pensato che questa scena di un «Secchio di Sangue», film horror di Roger Corman del 1959, sia in assoluto la rappresentazione più precisa del mio processo creativo."


Art Spiegelman

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